Legatura: artigianale. Copertina in cartapecora, tracce del tempo con macchia d'umidità sull'angolo superiore esterno di prima, titoli impressi in oro su pseudo etichette. Taglio imbrunito con macchie di umidità. Pagine in pergamena. Frontespizio con il margine superiore corroso, bella e fine immagine xilografata al centro; pagine dall'introduzione a pag. 34; gore e ombrature non importanti su tutte le pagine. Formato 19 x 12 Preziosissimo e rarissimo esemplare di questo tomo dell'opera di Bonnet, un'opera insostituibile per chi ama la natura in tutte le sue espressioni. In questo volume si parla della vita delle piante e degli animali nella parte decima, nella parte undicesima della "Industria degli Animali". Charles Bonnet (Ginevra, 13 marzo 1720 Genthod, 20 maggio 1793) è stato un biologo e filosofo svizzero, scopritore della partenogenesi e autore di una teoria dell'evoluzione. Dopo aver intrapreso gli studi universitari in giurisprudenza, campo verso il quale non provò mai molto interesse, Charles Bonnet scoprì di avere una grande passione per la biologia e, all'età di 16 anni, dopo la lettura del saggio dell'abate Pluche "Spectacle de la nature" e soprattutto, con lo studio dei lavori di Réaumur, col quale fu in corrispondenza fin dall'età di 18 anni, decise di iscriversi alla facoltà di Scienze Biologiche dell'Università di Ginevra, conseguendo la laurea nel 1746. La sua vita appare priva di avvenimenti degni di nota. Sembra non abbia mai lasciato la terra natale (Ginevra entrò a far parte della Confederazione Elvetica nel 1815, dopo la morte di Bonnet), né che abbia preso parte agli affari pubblici, eccetto il periodo compreso fra il 1752 e il 1768 durante il quale Bonnet fu membro del Consiglio della Repubblica di Ginevra. Esercitò la professione di avvocato, ma dedicò molto tempo alle scienze naturali, rivolgendo i suoi interessi dapprima all'entomologia e successivamente alla botanica. Divenne membro della Royal Society il 17 novembre 1743, mentre la pubblicazione del Traité d'insectologie (1745) gli vale l'ammissione all'Accademia delle scienze francese come socio corrispondente. Nel 1755 sposò Marie-Jeanne De la Rive; la coppia non ebbe figli, ma adottò come figlio Horace-Bénédict de Saussure, nipote della signora Bonnet. Divenuto cieco nel 1762, abbandonò le osservazioni scientifiche per dedicarsi alla filosofia. Trascorse gli ultimi venticinque anni della sua vita in un piccolo villaggio nei pressi di Ginevra, Genthod, dove morì dopo una lunga malattia.