Legatura: artigianale. Piatti in cartonato marmorizzato, segni d'uso ai margini. Dorso in pelle, fregi e titolo in caratteri dorati, segni d'uso. Taglio brunito con la spruzzatura in azzurro quasi scomparsa. Interno ben conservato. Pagine in pergamena leggera, abbastanza ombrate e con gore frequenti, testo perfettamente leggibile. Formato 17 x 10 Antonio Cesari (Verona, 17 gennaio 1760 Ravenna, 1º ottobre 1828) è stato un linguista, scrittore e letterato italiano. Nato a Verona il 16 gennaio 1760 da una famiglia molto numerosa (era il secondo di dieci figli) e non ricca, entrò diciassettenne, il 5 novembre 1777, nella Congregazione dell'oratorio di San Filippo Neri[1], e quando questa fu sciolta nel 1810, continuò a esercitare con molto zelo il ministero sacerdotale, e specialmente la predicazione, nella Chiesa di San Fermo Maggiore a Verona. Fu a Roma nel 1822, e allora si parlò anche di elevarlo alla porpora cardinalizia; ma la cosa non ebbe seguito. Verso la fine del settembre 1828, mentre era diretto a Ravenna per visitare la tomba di Dante, fu sorpreso da grave malore, e morì il primo ottobre, a cinque miglia dalla sua meta. Fu sepolto a Ravenna.