Copertina: con segni d'usura ai margini, in mezza tela. Dorso: con impressioni in oro. Due volumetti rilegati insieme. Nel 1780, nei pressi dell' Appia, viene scoperto il cosiddetto Sepolcro degli Scipioni. È la scintilla della sua opera più famosa, le "Notti romane", la cui prima parte venne pubblicata nel 1782. L' edizione definitiva è quella del 1804. È l' opera italiana più letta ed ammirata del suo tempo, come testimoniano le decine di edizioni, le traduzioni, le imitazioni. Verri immagina di incontrare gli spettri degli antichi Romani, guidati da Cicerone, e di intrattenersi con loro sulla grandezza e la decadenza delle civiltà, le leggi e le istituzioni, la religione. Molto raro.