Il diavolo nella mia libreria

Riferimento: BOOK-U-010403135

Autore: Alfredo_Panzini

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Categoria: biografie-diari-memorie-epistolari

Anno Edizione: 1921

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Legatura: editoriale. in cartoncino, segni d'uso ai margini, tracce di sporco, firma nella parte superiore, nastro adesivo rosso per proteggere le estremità del dorso. Taglio brunito. Margini delle pagine bruniti. Formato 19 x13,50 (Senigallia, Ancona, 1863 - Roma 1939) scrittore italiano. Laureatosi a Bologna con G. Carducci, fu per quarant'anni professore di ginnasio. Nel 1929 fu nominato accademico d'Italia. Culturalmente e politicamente misoneista, aderì senza entusiasmo al fascismo (scrisse però un romanzo propagandistico: Legione decima, 1934). Da una cultura di matrice carducciana, chiusa nel culto dei classici e di alcuni autori dell'Ottocento, deriva il suo stile ora ironico e colloquiale ora elegiaco, ricco di citazioni. Il gusto per la scrittura saggistica ha un limite nel frammentismo: nel breve respiro dell'apologo o del bozzetto (per esempio gli elzeviri pubblicati su «Il Corriere della sera») si esprime al meglio la sua «prosa d'arte»; mentre le sue numerose opere di narrativa denunciano una sostanziale indifferenza ai saldi impianti strutturali. La lanterna di Diogene (1907), diario poetico di un viaggio in bicicletta, è la rievocazione di un mondo agreste della Romagna come alternativa al modernismo. Lo stesso schema è ripetuto in Viaggio di un povero letterato (1919) e in Il diavolo nella mia libreria (1920). In Io cerco moglie (1920), dietro il tono disimpegnato che assicurò successo al romanzo, traspare la crisi dell'intellettuale carducciano tra le tensioni dell'Italia del dopoguerra. In Santippe (1914) e Il bacio di Lesbia (1937) la cultura classica è ridotta a ritratto vivace di momenti domestici della quotidianità greca e romana. Ma la prova più interessante è senza dubbio Il padrone sono me! (1922), la cui struttura appare più compiuta e si avvale di un impasto linguistico di lessico colto e dialetto romagnolo: la fine del vecchio mondo rurale e paternalistico è rievocata con nostalgia e patetismo. P. è anche autore di saggi (L'evoluzione di Giosue Carducci, 1894; Il conte di Cavour, 1931) e di un importante Dizionario moderno (1905), in cui registra neologismi e barbarismi della lingua italiana, col puntiglio del purista, incuriosito, suo malgrado, delle novità.

BOOK-U-010403135
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Scheda tecnica

Titolo
Il_diavolo_nella_mia_libreria
Autore
Alfredo_Panzini
Editore
Mondadori
Anno
1921
Argomento
Biografie_e_autobiografie
Condizioni
Mediocre__Poor_
Venduto da
Librisaggi

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